Cinema

Nemico Pubblico N.1 - L'istinto di morte (Parte 1)

Nemico Pubblico N.1 - L'istinto di morte (Parte 1)

Ispirato al romanzo autobiografico di Jacques Mesrine, L'instinct de mort, che scrisse dal carcere poco prima della sua clamorosa evasione, il film di Jean-Francois Richet segue, con ritmo adrenalinico, l'ascesa di Mesrine da soldato ribelle dell'esercito francese di stanza in Algeria, a spietato criminale nelle strade di Parigi. Il primo di due film, intesi come un unico progetto sul personaggio Mesrine (Cassel), getta le fondamenta di quella che sarebbe diventata una lunga sequenza di atti criminosi, che parte con la scena dell'iniziazione di Mesrine all'efferata violenza, durante un interrogatorio a un prigioniero in Algeria. Assetato di potere e in cerca di denaro facile, Mesrine torna in Francia dove trova tutto a portata di mano. Ad ostacolare i suoi piani ci sarà però Guido (Depardieu) il boss a capo della criminalità locale. E dopo l'incontro di Mesrine con la bella e altrettanto spietata Jeanne Shneider (De France) i due che fanno coppia fissa al pari di Bonnie e Clyde, si gettano in una sequela di rapine a mano armata che li porta da Parigi fino a Montreal. Un film crudo, violento, veritiero nel descrivere l'animo spietato e senza scrupoli di Mesrine che promuove Cassel nell'Olimpo degli attori. Personalmente non trovo un senso a questo film, se non una base solida sulla quale mettere in evidenza delle prove attoriali che lasciano senza parole. Non comprendo l'utilità di portare al pubblico il ritratto di questo efferato criminale, che nulla insegna se non che l'istinto verso il male prescinde spesso il contesto in cui si vive. Perchè se è vero che la porta verso la crudeltà è stata aperta nella sua missione in Algeria, Mesrine era nato e cresciuto in una famiglia ed un ambiente pregno di sani principi ed onestà. Comunque sia, l'unica nota positiva sono gli attori. Cassel è perfetto, sorprendentemente bravo a tenere testa ad un personaggio così complesso e negativo. Nel cast, composto da attori franco-canadesi, troviamo un singolare Gerarde Depardieu nei panni del padrino locale, altra pietra miliare targata "Made in France". Cècile de France supporta adeguatamente il compagno Cassel. Il resto si riduce a scene di violenza pura e una forte incomprensione sulla necessità di scrivere pagine e pagine dedicate all'esistenza di questo criminale.